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Siamo solitamente abituati a vedere le lamiere già pronte per essere impiegate per la realizzazione di diversi beni, ma il prodotto finito in realtà subisce una serie di lavorazioni tra cui quella che viene definita stampaggio a freddo.

Cos’è lo stampaggio a freddo?

Lo stampaggio a freddo della lamiera consiste in una serie di operazioni che vengono effettuate partendo da un foglio piano di metallo laminato, su cui realizzare sagomature e formature, per dargli la forma desiderata in modo permanente.

Il procedimento prevede che il materiale venga deformato in un punto oltre la resistenza elastica, ma non viene spinto oltre al limite di rottura. Con lo stampaggio a freddo si ottengono componenti meccanici di qualità molto alta, poiché non influisce sulla struttura del metallo, mantenendone caratteristiche meccaniche e resistenza.

Si chiama stampaggio della lamiera a freddo, perché non viene sottoposta a trattamento termico ad elevate temperature. In alcuni casi, se i pezzi sono molto spessi, può capitare che alcune lavorazioni vengano fatte a caldo, anche con temperature che arrivano ai due terzi della di quella della fusione.

La procedura dello stampaggio a freddo

Le operazioni di stampaggio a freddo si fanno con dei macchinari di altissima qualità tecnologia come le presse, e con attrezzature specifiche come gli stampi, che trasferiscono lo sforzo di tranciatura o deformazione sulla lamiera. È una tecnica che viene impiegata per realizzare lamiera destinate a più settori, per cui lo stampaggio va eseguito con caratteristiche diverse e sulle singole richieste.

La stampaggio a freddo avviene tramite diversi passaggi durante i quali la lamiera viene lavorata da alcune presse meccaniche automatiche sistemate su un lungo percorso su cui la lamiera si muove velocemente.

Durante questo tipo di lavorazione è importante riuscire a trovare un equilibrio tra la minima quantità di materiale necessario per realizzare il componente e la corretta sequenza in cui effettuare le operazioni di deformazione.

Infatti, un utilizzo non ottimale delle macchine può compromettere il lavoro, comprimendo pezzi già del tutto riempiti, andando così a sovraccaricare la macchina, oltre che a provocare un aumento del costo della lavorazione.

I processi di stampaggio a freddo si suddividono in: tranciatura, piegatura e curvatura, imbutitura. Le prime due fasi vengono eseguite a freddo, mentre l’ultima, in casi specifici, può avvenire a caldo.

Per realizzare una prodotto finito, per la maggior parte delle volte, occorrono tutte queste operazioni, il procedimento da seguire comunque, dipende da tanti fattori, in particolare dalla complessità finale del prodotto da realizzare e dal tipo di materiale che viene utilizzato.

Uno dei vantaggi offerti dallo stampaggio a freddo delle lamiere consiste nella possibilità di poter lavorare prodotti di diverse dimensioni, da quelle più grandi fino a quelle più piccole, passando per le misure intermedie, in modo da non dare alcun tipo di limite agli utilizzatori finali.

Con lo stampaggio a freddo si realizza con estrema facilità un prodotto finale con una sagomatura finita che non ha bisogno di ulteriori lavorazioni, inoltre, permette di ottenere un’ottima finitura superficiale contenendo i costi di produzione e riducendo l’utilizzo della materia prima.